giovedì 6 giugno 2013

Il Valzer

Stanotte è stata dura. Pure ieri notte e pure la notte prima a dire il vero. La mia piccola ha le gengive gonfie e non riesce a dormire fino praticamente a mattina innescando quindi un processo di scombussolamento di orari che va avanti da qualche giorno.

Nonostante Marte sia una creatura davvero straordinaria e non si tiri mai indietro quando si tratta di tenere compagnia alla cucciola negli orari più strani, quando si fa una certa ora ricordo di avere una coscienza e non riesco a non spedirlo a letto e dargli il cambio. Deve dormire. Io, alle brutte, recupero un pò durante il giorno.

Ieri mattina ero uno straccio. M. si è addormentata alle sei e mezza e alle sette è arrivato Flavio. Senza nemmeno parlare gli ho indicato Mokone e bollitori vari (della serie "serviti, ma in silenzio) e sono crollata sul letto. 

Tempo venti minuti sento come uno squillo in lontananza. A livello onirico penso "non può essere il mio cellulare. IO lo spengo la notte, non sono così idiota". E invece, ovviamente, era il mio. 

Lo squillo mi entra nel cervello e prendo il telefono in uno scatto d'ira, pronta a massacrare chiunque ci sia dall'altra parte e invece mi arriva una voce che, non smetterò mai di confessarlo. è come cioccolata calda. E più invecchia più la cioccolata diventa scura e cremosa.

"Buongiorno bambina"

"mmmmm"

"Dormivi?"

"Dormo ancora a dire il vero"

"Allora ti tengo pochissimo..."

"No ti prego, parla..."

"Perchè mi fai questo di prima mattina?"

"Cosa?"

"Queste uscite..."

"Non so cosa vuoi dire..."

"Niente"

"Che volevi dirmi?"

"Sì, volevo invitarti ad una festa la prossima settimana a casa di un amico... che tra l'altro non abita nemmeno lontano da casa tua"

"Ti ricordi che sono sposata vero Roberto? Che sono felicimente sposata e che io e mio marito non stiamo insieme per interesse?"

"Smettila, qui nessuno sta insieme per interesse, non siamo nel medioevo"

"Ah quindi non era tua moglie quella che prima di sposarvi diceva "secondo le tradizioni delle nostre famiglie l'uomo porta la casa e la donna la mobilia ed il corredo. La cerimonia deve essere rigorosamente così e cosà e in quella chiesa lì e con quel prete lì e con quel vestito lì..."

"Questo non è medioevo sono solo tradizioni. Non tutti vogliono o ... possono sposarsi in Comune con 10 invitati"

"E non tutti nelle cattedrali con 2000 invitati..."

"Che hai stamani?"

"Sono distrutta dal sonno e non capisco il senso della tua telefonata. Non posso venire alla festa: sono sposata! E' chiaro?"

"L'invito era per entrambi, infatti"

"Già meglio..."

"Alla festa ci sarà la musica dal vivo, musica classica, ovviamente. Abito da sera obbligatorio"

"mmmm"

"Ci penserai?"

"Sì"

"Promesso?"

"Ho detto sì. Solo che mio marito non balla e io i valzer li accenno a mala pena"

"Balli con me, ti porto io"

"Ah davvero..."

"E' solo un valzer..."

"Solo un valzer..."

"Dai ti lascio dormire. Fammi sapere fra due giorni al massimo"



Appena buttato giù il telefono sono crollata senza pensare a niente. Ma ho fatto un sogno bellissimo sulle note di Verdi che ascolto così spesso quando sono sola a casa. E nel sogno io ero quella vestita di bianco e lui, l'uomo cioccolata, era quello che "mi portava".


lunedì 3 giugno 2013

Scarpe a domicilio

Telefono, Qualche giorno fa:




Jasper: sono in via de' Tornabuoni hai bisogno di qualcosa?

Vale: buongiorno anche a te caro

Buongiorno Vale, sono in via de' Tornabuoni hai bisogno di qualcosa?

Dipende. Se devo fare affidamente solo sul tuo portafogli e quindi di conseguenza sul mio, allora non posso aver bisogno di troppo, se invece hai un passamontagna e una pistola allora porta via tutto quello che puoi, magari salta Cavalli che non è il mio stile e infierisci su Zegna che a Marte farebbero comodo un paio di completi nuovi.

..........

..........

Hai finito?


Allora ripeto: sono in via de' Tornabuoni, hai bisogno di qualcosa?

Perchè dovrei aver bisogno di qualcosa scusa?

Perchè se aspetto che esca tu a fare un po' di shopping decente arriviamo alla stagione 3020/3021

Esagerato

Esagerato? Quand'è stata l'ultima volta che hai dedicato un intero pomeriggio a te stessa?

Beh vado quasi tutte le settimane dall'estetista e qualche giorno fa ho fatto anche la pulizia del viso

Per un intero pomeriggio?

Beh no

Ecco. Quindi che ti prendo?

Guarda... ora che mi ci fai pensare... vai da Ferragamo

No

Come scusa?

Da Ferragamo no

Come no? Mi hai fatto pure la predica! Ora ci vai!

Non posso

Perchè? Sei ricercato? Ti hanno beccato a rubare portafogli e foulards?

C'è uno che non voglio incontrare

Uno che ti piace?

Uno che ho già cotto, mangiato e digerito, Vale

Però che bella metafora. Non sapevo ti piacessero altri uomini oltre a mio marito

Che simpatica! Quella con tuo marito è una parentesi chiusa

Perchè quando mai è stata aperta scusa?

Senti ne parliamo un'altra volta?

No! Quando mai è stata aperta?

Era così per dire! Volevo dire che non mi attrae più, è troppo grosso, imponente ora li preferisco più sottili. 

Tipo Enzo Miccio?

Assolutamente no!

Rupert Everett?

Sì ma con qualche anno in meno magari... ma basta con questo discorso!

Allora vai da Ferragamo o no?

Aspetta che controllo se c'è...

.......

.......

.......

........

Ancora molto?

Aspetta, no non c'è o almeno spero. Che ti prendo?

Collezione nuova, nera, tacco, fiocco quello classico loro...e punta aperta

Ha un nome?

Certo che ce l'ha, ma io non lo so

E se poi ti porto quella sbagliata?

Aspe... hai l'Ipad?

Ovvio

Ti mando il link. Prendi il 38!

Okkei. Passo a portartele più tardi, prepara l'assegno

Voglio lo scontrino e se scopro che ci hai fatto la cresta sguinzaglio Enzo Miccio

Tirchia! A dopo



E questo è l'entusiasmante resoconto di come sono entrata in possesso di un paio di scarpe che non ho idea di quando potrò mettere visto che la prossima occasione che mi viene in mente è il nostro anniversario di matrimonio, ma saremo in alta montagna. L'unica soluzione nonchè quella più ovvia è mettersele senza aspettare l'occasione.

Riguardo Jasper o come lo chiamo ultimamente Uragano Jasper, il nostro rapporto è molto maturato in questo ultimo anno e anche se non condividiamo esperienze professionali da tempo, la sua presenza è come quella di una stella brillante che mi ricorda che sono una donna oltre che una mamma e che avrei anche un lavoro che mi aspetta. Confermo che il suo vero nome è Gaspare (ovviamente!), ma che l'ultimo che l'ha chiamato così è stato trovato cadavere nell'Arno quindi... Jasper, assolutamente e obbligatoriamente Jasper =)