venerdì 31 maggio 2013

Non con queste scarpe!

Comprate scarpe nuove QUESTE.

Giusto celebrare l'evento con una sexy canzone molto divertente e un video volutamente esagerato..

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I once met a man with a sense of adventure
He was dressed to thrill wherever he went
He said "Let's make love on a mountain top
Under the stars on a big hard rock"
I said "In these shoes? I don't think so"
I said "Honey, let's do it here."

So I'm sitting at a bar in Guadalajara
In walks a guy with a faraway look in his eyes
He said "I've got as powerful horse outside
Climb on the back, I'll take you for a ride I know a little place, we can get there for the break of day."
I said "In these shoes? No way, Jose"
I said "Honey, let's stay right here."

No le gusta caminar. No puede montar a caballo
Como se puede bailar? Es un escandalo

Then I met an Englishman "Oh" he said "What are you afraid of"
"Won't you walk up and down my spine, It makes me feel strangely alive."
I said "In these shoes? I doubt you'd survive."
I said "Honey, let's do it. Let's stay right here."

No le gusta caminar. No puede montar a caballo
Como se puede bailar? Es un escandalo

mercoledì 29 maggio 2013

Diario di una Squillo R.S.

Come chi mi legge da tempo sa già e come chi mi legge da poco può aver intuito, questo blog e me medesima, prima di essere "ex squillo" era "squillo". 

Il blog era ospitato su Splinder che poi ha chiuso e ci ha sfrattati tutti. Nella fretta del trasloco ad un certo punto non ho più capito che fine avessero fatto le pagine del mio vecchio diario. Qualche post l'avevo ritrovato e messo anche qui (Archivio Blog --> anno 2010) e tutti gli altri boh mah chissà dove sono. 
Oggi ho approfittato del sonno della mia piccola per cercare i vecchi post e pare che io li abbia trovati. Non ho spulciato bene le vecchie pagine ingiallite quindi non so fino a dove arrivi realmente e quanto sia riuscita a salvare. Non ho riletto tutti i post, ma solo qualcosa qua e là (e mi è bastato... Oh my God quanti ricordi, ma ero proprio io? Sì ero io...) e ho quindi deciso di riproporvelo. Gli interessati possono trovarli facilmente andando sulla colonna "argomenti" in home page e cliccando su "Diario di una Squillo" (si vede che ho dato anche un esame di archivistica generale eh! Un genio...). Come noterete non sono stata molto dietro alla formattazione dei vecchi post. Spero non dia fastidio, in caso contrario riceverete un buono per un pompino omaggio (o carezzine al clitoride in caso di donne a cui non vada bene la formattazione dei vecchi post) da utilizzare con la sottoscritta nella prossima vita, se dovessi rinascere uguale. Se invece dovessi rinascere che so, pietra, gatto o scarabeo stercorario allora pazienza.

Ovviamente per quei post più che mai vale il messaggio:

ATTENZIONE: Alcuni dei miei post sono vietati ai minori. Entrando dichiari di essere maggiorenne. Se non lo sei o se pensi che i testi e le immagini possano offenderti, esci

Già che sono in vena di comunicazioni di servizio, volevo chiedere perdono per non aver risposto in tempi decenti ad alcuni commenti nemmeno troppo vecchi. Non esiste più (o non lo trovo io) il gadget che serviva a visualizzare subito i commenti recenti e quindi alcuni me li sono persi per strada.

E' arrivato Flavio, vado a preparare il tè.


martedì 28 maggio 2013

Cene aziendali e arte che commuove

Venerdì scorso ho avuto l'onore (è sarcastico nel caso non si fosse capito) di accompagnare il mio uomo ad una delle numerose cene aziendali che vengono organizzate durante l'anno fra le mura della società della quale ormai è socio a tutti gli effetti. Si perché loro mica vanno al ristorante. Che scherzi?! Magari gli capita un tavolo in mezzo ad altre persone, in mezzo alla plebaglia fiorentina, alla feccia reduce del Bargello  (ultimamente mi capita di entrare sempre più spesso in modalità "Da Vinci's demons - Lorenzo il Magnifico" quando prendo in giro i colleghi di mio marito)! Meglio il catering in azienda così stiamo tutti belli puliti e disinfettati e i gossip squallidi rimangono tutti in famiglia. 

Ok ora che mi sono sfogata butto giù un sorso di tè e cerco di purificarmi dai ricordi della serata scrivendo due righe senza bile.

Tra le numerose fortune che hanno accompagnato la mia scelta del compagno della vita, c'è anche quella di avere un complice in praticamente tutte le cose che faccio e che penso. Marte è in realtà come Batman: ha una doppia identità. Lui lavora come è giusto lavorare, si veste come è giusto vestirsi in certi ambienti, ma in realtà i momenti che preferisce sono i pugni sul sacco la sera in palestra, le bestemmie che partono quando assiste alle partite di calcio in costume e, almeno così mi auguro, le scopate con la moglie. Sì perché ci tengo a precisare non senza orgoglio che noi scopiamo, non facciamo l'amore.

Quindi venerdì tra una portata e l'altra ci siamo fatti insieme parecchie grosse risate. Personalmente, quando partecipo a queste cose, rimango sempre con un po' di amarezza. Mi vengono in mente le difficoltà che Marte ha dovuto superare per farsi accettare e gli sforzi che sta ancora facendo visto che non è che tutti tutti gli vogliono un gran bene. Invidie, parlottii e sparlottii, cattiverie varie gli rendono la vita piuttosto complessa e questo mi rende infelice. Poi mi viene anche in mente che quando Marte "simpatizzava" con la sua ex in ufficio tutti sapevano tutto, ma nessuno ha mai minimamente pensato di dirmelo, all'epoca. 
Sacrosanto, ci mancherebbe, tra moglie e marito non mettere il dito, chi si fa i cazzi suoi campa 100 anni e poi a chi non è successo di coprire il tradimento di un amico o collega? Io stessa anni fa mi sono ritrovata a fare il palo per una collega che scopava nella stanza accanto a quella dove c'era il marito che io cercavo di intrattenere con chiacchiere idiote mentre manca poco mi veniva un infarto. E quindi okkei, lo capisco che i cornuti sono sempre gli ultimi a sapere le cose però, comunque, guardarli in faccia mi da sempre un certo prurito. 

Nota positiva: ho rivisto Emanuele che era un bel pò. Che bello che è, che persona fantastimeravigliosa. Lo adoro. Posso definirla praticamente una cotta, una sorta di amor cortese che non riesco oggettivamente a tenere nascosto. E visto che l'affetto è così fortemente ricambiato la cosa mi rende ancora più cotta. Ora non mi va di fare il resoconto finale delle sue avventure erotico-sentimentali con la mia amica Aradia, ma comunque venerdì ci ha presentato una signora decisamente più vecchia che l'ha accompagnato, ma a fine serata mi ha chiesto di Aradia. Gli ho detto che non la sento da un po' e che è sempre "felicemente" accompagnata, ma in realtà di tanto in tanto anche lei mi chiede di lui. E una volta mi ha detto che se l'è sognato di notte mentre scopavano e che la mattina si è messa a piangere. E che da quel momento è diventato una specie di sogno ricorrente per settimane e settimane e non riusciva a toglierselo dalla testa nemmeno quando lo faceva con il suo compagno. Anzi era pure peggio. Va beh per farla breve io ad Emanuele non ho detto niente. Sono cose private e non voglio riaccendere passioni che magari i diretti interessati non vogliono riaccendere. O forse avrei dovuto? Cazzo... 

Anyway... 
A fine serata siamo letteralmente scappati, io e mio marito, abbiamo lasciato la macchina sotto l'ufficio e abbiamo camminato fino a casa. Prima di rientrare ci siamo fermati davanti ad una chiesetta deliziosa dalla quale proveniva una musica meravigliosa. Siamo entrati, abbiamo preso posto ed abbiamo assistito ad un concerto per pianoforte organizzato da un'associazione di volontari che ho poi scoperto essere piuttosto conosciuta nel quartiere. Un ragazzo di neanche venti anni ha eseguito, tra le altre cose, un pezzo di Chopin con talmente tanta passione da farmi piangere. Mi sono messa lettaralmente a piangere. Che meraviglia...

mercoledì 8 maggio 2013

Al lavoro!

L'agenzia per la quale lavoro che fornisce "matreriale umano" anche ad un'altra agenzia (che immagino rifornisca materiale umano ad un'ennessima altra altra agenzia. Ormai non si sa più chi è che ti paga) mi ha chiamato stamani per chiedermi di sostituire una ragazza ad un evento istituzionale internazionale organizzato in questi giorni in città. Nonostante solitamente non dia disponibilità nei giorni infrasettimanali, l'evento ha una certa portata culturale e durerà ancora qualche giorno e, obiettivamente, è una buona occasione per rientrare piano piano in un certo giro. E poi, nonostante Marte non mi faccia mancare niente, guadagnare due lire tutte mie non è che mi fa schifo. E quindi... al .lavoro!


lunedì 6 maggio 2013

Roma al Cubo!

Un paio di giorni fa, parlando con Flavio (sì mi sono resa conto anch'io che sta diventanto il protagonista assoluto dei miei post, ma non è che con una bimba di 6 mesi si abbia tutta questa vita sociale eh! Meno male che c'è lui se no...), dicevo parlando con il mio supereroe-puericultore di fiducia è venuto fuori che a Roma c'è guardacaso una mostra su Picasso e i Cubisti. In realtà lo sapevo già perché da alcune settimane sto spulciando le programmazioni culturali di mezzo paese, ma comunque, non so perché, quando me l'ha detto ho fatto finta di essere sorpresa. Forse perchè pensavo fosse un discorso come un altro che sarebbe morto da lì a due minuti. 

"A proposito di mostre sai che al Vittoriano ci sono i cubisti?"
"Ah" disse lei mentre armeggiava con il cuocipappa con un brivido di emozione che rischiava di fargli perdere un dito affettato fra le lame del simpatico elettrodomestico. 

Probabilmente l'avrò già detto detto visto che è una cosa che penso da anni e anni ma... io ADORO Picasso e il cubismo in generale. Di qualunque corrente sia, qualunque arte abbia poi contagiato. Se fossi strabilionaria farei forse una delle cose peggiori che si possano fare: farei rubare una qualsiasi opera pittorica di Picasso per poi tenerla a casa e goderne in privato. Magari contemplandola durante una scopata. 

"Ti piace il genere?"
"Molto. Peccato sia totalmente fuori zona e quindi fuori discussione"
"Non è detto. M. può restare con me e tu vai e vieni in poche ore"
"No dai. Lasciarla per così tanto tempo. Mi sentirei troppo in colpa. Per una mostra poi"
"Ma avevi detto che era importante per te uscire un po', svagarti..."
"Sì ma fino a Roma... no dai..."
"Allora porta anche lei"
"E ammazzarci in due. Treno, metro, scarpinate a piedi... no dai..."
"Vengo anch'io allora..."

Silenzio. Stavo per dire un altro "no dai" ma poi mi sono fermata a riflettere. Sì è un ì'idea un po' assurda partire con figlia e babysitter per stare qualche ora a Roma a visitare una singola mostra, lo ammetto, però dai... 

"Che ne dici?"
"Ma non lo so. Credi sia fattibile? E voi che fate mentre io sono dentro?"
"Entriamo anche noi ma sto dietro io a M."
"Ti piacciono i cubisti?"
"Molto"
"Ah ecco..."
"Cosa?"
"Ah ecco è una buona occasione anche per te di svagarti lavorando..."
"Sì ma se non vuoi la tengo io a casa o ci rinunci, dimmi tu..."
"Ci sto pensando. Sarebbe la prima volta che affrontiamo un viaggio così lungo insieme io e M."
"Prendiamo Italo andata e ritorno e facciamo tutto in poche ore"
"Ma poi torno stanca... "
"Ma che bambina capricciosa... "
"Poi resti qualche ora anche quando torniamo?"
"Come vuoi. Sei tu la capa..."
"Allora va bene. Cioè ne parlo con Marte e poi vediamo se va bene. Magari aspetto che torni stasera...o magari no. Lo chiamo!"

E così domani andiamo a Roma! Incrociamo le dita! 

venerdì 3 maggio 2013

Desiderate...

Stamani ho ricevuto un sms da Roberto. Una cosa innocentissima e pure un po' noiosa, uno di quei messaggi che mi manda quando è in uffcio e non sa cosa fare. Come stai, quando ci vediamo, io devo partire per una settimana ma poi passa a trovarmi eh ecc ecc ecc

La cosa su cui ho riflettuto dopo averlo letto è che ho notato come mi sia rimasto quel sottile piacere che dà l'essere cercata, voluta, desiderata. Non che questo poi implichi dei torbidi risvolti, ma mi rendo conto di non essere mai riuscita a tagliare il cordone ombelicale che mi lega a Roberto ormai da anni. E l'unico motivo, temo, è proprio il fatto di non volerlo fare. Inconsciamente o meno. 

Con quasi tutti i miei ex clienti, a parte quelli di una volta con cui ovviamente non si è mai venuto a creare nessun rapporto, ho comunque messo un freno. Un freno irremovibile nella maggior parte dei casi. Se poi si aggiunge il fatto che questi stessi clienti non mi hanno mai cercato più di tanto è ovvio che gestire la situazione non sia mai stata cosa complessa. Con Roberto non c'è mai stata la volontà da parte di nessuno dei due, inutile girarci intorno. Magari per brevi periodi, ma tagliare completamente i ponti non è mai successo.

Ritornando al discorso di prima ho come l'impressione che a noi femmine piaccia essere corteggiate anche quando non abbiamo nessuna intenzione di cedere. Magari non dovrei generalizzare ed estendere questo piacere anche a molti uomini, però lo vedo come un fenomeno prettamente femminile. Qualcosa che va oltre le regole sociali che "impongono" all'uomo di fare il primo passo e alla donna di star lì ad aspettare per poi però negarsi ripetutamente prima di darla via con la coscienza pulita (ma c'è ancora qualcuna che fa così? No perché ultimamente ho riletto Pride&Prejudice e pure Elizabeth non fa che ripetere a Mr Collins che il suo "no" è proprio "no" e che non ci pensa nemmeno a dire "no" per trascinare la cosa prima, appunto, di smollargliela con la coscienza pulita, mentre invece l'altro insiste dicendo che è costume delle brave ragazze dire "no" giusto per amor di suspense).

Confesso di provare più che un sottile piacere quando mi ritrovo ad essere oggetto delle attenzioni di un uomo piacevole, intelligente, colto. Ho notato poi che l'anello al dito anzichè essere un deterrente attira i maschi come le api al miele. Pure i maschi che di piacevole non hanno un cazzo però. E confesso ancora, di rispondere con gioiosa accondiscendenza agli sguardi e alle parole argute di un uomo interessante, com'è, appunto Roberto. Esiste IL limite, ovviamente, oltre il quale non si va anche con un certo senso di sollievo, ma spingersi fino toccarlo è una pratica di per sè interessante, che, come dicevo, sono certa (anzi stra-certa data la mia passata esperienza), coinvolga anche molti uomini, magari con dinamiche diverse.