martedì 31 gennaio 2012

Sto bene

Oggi sono stata in ufficio da Roberto per valutare se prenotare lì le camere per gli ospiti dell'azienda e una delle sale per il party di fine lavori. Alla fine ho deciso di scegliere un albergo più vicino all'azienda sia per le camere che per la sala e mi sono fatta consigliare da lui. Ma non è di questo che voglio parlare. Sono preoccupata per Roberto o meglio sono turbata da come sia invecchiato in fretta in queste ultime settimane. Appena entrati ha messo l'acqua nel bollitore, ha attaccato la presa e mi ha chiesto di scegliere la bustina di tè che preferivo. Aveva una scatola di legno nuova nuova tutta piena di bustine colorate divise per nuance. Prima volta che la vedevo e l'ho preso un po' in giro. Mi risponde che l'ha presa per me. Stavo per farmi una risata ma aveva una faccia talmente seria che non ne ho avuto il coraggio. E' stanco, scavato. Ma non quello stanco tipo "ho appena finito una partita di tennis e sono stravolto", Uno stanco tipo "sono ossessionato da qualcosa, preoccupato per qualcosa e non vivo bene". Gli ho chiesto come stava e mi ha risposto "bene" con un mezzo sorriso e neanche mi ha guardato in faccia. Abbassava di continuo gli occhi oggi.  Lui che potrebbe parlare su un podio davanti ad una platea di 10mila persone senza abbassare mai lo sguardo. Non ho insistito. Ho chiesto come sta la moglie e mi ha detto "bene credo" sempre con il solito sorriso sciapo. La moglie di Roberto... ci siamo incrociate una volta durante il lavoro di organizzazione del convegno e ha fatto finta di non vedermi. Chisenefrega. Mi chiedo se i matrimoni di interesse possano mai entrare in crisi. Se già nascono per contratto, con punti precisi da rispettare, con affetto ma senza amore, cosa dovrebbe finire? Cioè perché non durare per sempre? Ma magari il suo matrimonio non c'entra niente... 

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