venerdì 3 maggio 2013

Desiderate...

Stamani ho ricevuto un sms da Roberto. Una cosa innocentissima e pure un po' noiosa, uno di quei messaggi che mi manda quando è in uffcio e non sa cosa fare. Come stai, quando ci vediamo, io devo partire per una settimana ma poi passa a trovarmi eh ecc ecc ecc

La cosa su cui ho riflettuto dopo averlo letto è che ho notato come mi sia rimasto quel sottile piacere che dà l'essere cercata, voluta, desiderata. Non che questo poi implichi dei torbidi risvolti, ma mi rendo conto di non essere mai riuscita a tagliare il cordone ombelicale che mi lega a Roberto ormai da anni. E l'unico motivo, temo, è proprio il fatto di non volerlo fare. Inconsciamente o meno. 

Con quasi tutti i miei ex clienti, a parte quelli di una volta con cui ovviamente non si è mai venuto a creare nessun rapporto, ho comunque messo un freno. Un freno irremovibile nella maggior parte dei casi. Se poi si aggiunge il fatto che questi stessi clienti non mi hanno mai cercato più di tanto è ovvio che gestire la situazione non sia mai stata cosa complessa. Con Roberto non c'è mai stata la volontà da parte di nessuno dei due, inutile girarci intorno. Magari per brevi periodi, ma tagliare completamente i ponti non è mai successo.

Ritornando al discorso di prima ho come l'impressione che a noi femmine piaccia essere corteggiate anche quando non abbiamo nessuna intenzione di cedere. Magari non dovrei generalizzare ed estendere questo piacere anche a molti uomini, però lo vedo come un fenomeno prettamente femminile. Qualcosa che va oltre le regole sociali che "impongono" all'uomo di fare il primo passo e alla donna di star lì ad aspettare per poi però negarsi ripetutamente prima di darla via con la coscienza pulita (ma c'è ancora qualcuna che fa così? No perché ultimamente ho riletto Pride&Prejudice e pure Elizabeth non fa che ripetere a Mr Collins che il suo "no" è proprio "no" e che non ci pensa nemmeno a dire "no" per trascinare la cosa prima, appunto, di smollargliela con la coscienza pulita, mentre invece l'altro insiste dicendo che è costume delle brave ragazze dire "no" giusto per amor di suspense).

Confesso di provare più che un sottile piacere quando mi ritrovo ad essere oggetto delle attenzioni di un uomo piacevole, intelligente, colto. Ho notato poi che l'anello al dito anzichè essere un deterrente attira i maschi come le api al miele. Pure i maschi che di piacevole non hanno un cazzo però. E confesso ancora, di rispondere con gioiosa accondiscendenza agli sguardi e alle parole argute di un uomo interessante, com'è, appunto Roberto. Esiste IL limite, ovviamente, oltre il quale non si va anche con un certo senso di sollievo, ma spingersi fino toccarlo è una pratica di per sè interessante, che, come dicevo, sono certa (anzi stra-certa data la mia passata esperienza), coinvolga anche molti uomini, magari con dinamiche diverse. 


3 commenti:

Tommaso Lai ha detto...

è una cosa che mi sono chiesto anche io... a me le donne dicono sempre no... però poi quando mi allontano da loro vengono sempre a cercarmi... mentre io cerco in qualche modo di guardare altrove loro cercano sempre di attirarmi verso di loro quasi come se fosse no ma stai con me... sinceramente sono arrivato alla conclusione che incosciamente (forse nemmeno troppo) voi donne volete essere cercate anche se siete già impegnate o non ve ne frega nulla di chi vi cerca perchè vi fa sentire belle e interessanti, vi fa dire "cavolo allora attiro ancora l'attenzione" e ciò vi porta a stare bene, ma anche certe volte a fare le riflessioni del tuo post sul perchè di tutto questo...io non so se ho risposto al perchè, dato che questo è quello che penso io e magari non è così...ci possono essere milioni di interpretazioni, ma io voglio voglio pensare così sennò mi metto di nuovo a farmi i film che ci siano speranze con tutto il treno di no che ho ricevuto fin ora :D

Valentina ha detto...

Forse non sono la persona più adatta a tirari fuori certi moralismi, ma credo che tu abbia incontrato parecchie cattive ragazze Tommy. Cattive nel senso di crudeli. Una cosa è flirtare sapendo quello che stiamo facendo e sapendolo in due soprattutto, una cosa è illudere consapevolmente l'altra persona. Una cattiveria gratuita e inaccettabile.

Tommaso Lai ha detto...

Forse hai ragione Vale. Non mi sono innamorato delle persone giuste... purtroppo al cuor non si comanda :)... spero che prima o poi arrivi anche per me la persona giusta. ne avrei proprio bisogno :D